Esperto in Onomatopee tra diverse ingue (EODL)
Si pensa che le parole utilizzate per riprodurre i suoni – le onomatopee – siano quantomeno simili tra le diverse lingue del mondo. Non è così. Prendiamo per esempio l’abbaiare di un cane, che in Italiano suona come “bau bau”, in inglese come “arf arf”, in spagnolo “guau guau” ed in giapponese addirittura “wan wan”. Come pensare che si tratti dello stesso suono? Quasi impossibile!
Ecco che ci viene in aiuto l’esperto traduttore di onomatopee. Una figura professionale necessaria e di supporto ad un interprete o ad uno sceneggiatore o compositore di colonne sonore.
L’esperto in onomatopee dovrà conoscere almeno una ventina tra le più diffuse lingue del mondo, avere uno spiccato orecchio e senso della musica, ed una prontezza di riflessi nonché perspicacia che gli possa garantire di afferrare rapidamente il significato dell’espressione onomatopeica.
Perché un semplice traduttore od interprete non è un esperto in onomatopee? Perché anche se sicuramente il traduttore conoscerà l’equivalente di molte onomatopee in lingue diverse, un buon EODL (abbreviato in questo modo da adesso) potrà comparare le trascrizioni di molte e diverse lingue, e anche addirittura farsi un’idea della cultura che produce un determinato tipo di onomatopee. Queste infatti sono trascrizioni-interpretazioni dei suoni reali, ed ogni interpretazione nasconde una cultura con tradizioni, norme comportamentali, abitudini diverse.
Ecco che un EODL deve essere anche un po’ antropologo e un po’ psicologo. Noi italiani preferiamo un suono bilabiale e vocalico per imitare il latrato del cane, per esempio, mentre gli anglosassoni adottano qualcosa di più aspro. E i giapponesi, la cui lingua è piena di onomatopee? Un suono semivocalico, vocalico e nasale. Non si tratta di coincidenze.
Per esercitare la professione è necessario essere iscritti ad un apposito albo, laurea in EODL (10 anni di studi interdisciplinari in lettere, lingue, musica, etnologia e psicologia). Tariffe orarie a partire da 100 euro esentasse.